Bologna, 19 giugno 2023

Alle studentesse e agli studenti delle classi V

Ai docenti

Liceo Scientifico E. Fermi

 Oggetto: Gli imprevisti prima degli esami

Care/i studentesse e studenti che vi accingete a sostenere l’Esame di Maturità,

solo qualche giorno fa, il 7 giugno, in una bella mattina di festa al termine delle lezioni, ci siamo salutati nel cortile della scuola, immersi in quell’atmosfera speciale, commossa e carica di aspettative, che accompagna solo l’ultimo giorno di scuola delle classi quinte.

Abbiamo parlato del futuro lontano, immaginando il mondo che vi aspetta e come lo volete, e del futuro vicino, con l’esame di Maturità ad un passo da voi.

Non sapevamo ancora che di lì a poche ore, qualcosa che non aspettavamo sarebbe arrivato a cambiare i nostri piani.

L’emergenza provocata dal maltempo del mese scorso ha avuto purtroppo un impatto notevole ed inaspettato anche sulle modalità di svolgimento dell’esame di maturità, che sarà diverso, senza le prove scritte, per tutte le studentesse e gli studenti che risiedono nei territori danneggiati dalle alluvioni.

L’ordinanza che dispone questo cambiamento considera la dislocazione delle zone maggiormente colpite, ed individua i destinatari del provvedimento in base alla residenza anagrafica, senza una reale valutazione dell’entità dei danni eventualmente subiti dai singoli studenti.

Naturalmente nessuna norma può riuscire a fare una valutazione così dettagliata, ma proprio per questo avremmo tutti preferito che la decisione fosse stata lasciata a chi in questo momento si accinge a dimostrare la sua maturità, la sua capacità di giudizio, di fare scelte responsabili con lo spirito critico che si richiede ad un adulto.

Cioè a voi, ragazze e ragazzi, che in un clima sereno e fiducioso, vi stavate preparando da tempo per un esame strutturato su due prove scritte ed un colloquio.

Le cose però non sono andate così, e a meno di improvvisi ripensamenti che a questo punto sembrano poco probabili, affronteremo l’esame in un modo diverso da quello che avremmo voluto, con alcuni studenti che faranno anche le prove scritte, e altri per i quali l’esame sarà soltanto orale.

Questo mi spinge a rivolgermi nuovamente a voi, per fare alcune considerazioni.

In questi giorni la discussione sulle modalità di svolgimento dell’esame è stata accesa, caratterizzata da richieste di chiarimenti e di modifiche, da tentativi di formulare ipotesi alternative, sicuramente dalla delusione e dal disappunto per non essere stati consultati.

Tutto questo, unitamente alla stanchezza di fine anno, ha generato molta confusione, distogliendo la vostra attenzione da un aspetto che ritengo indispensabile, e cioè la ricerca della concentrazione e della serenità necessaria per affrontare le prove che vi aspettano.

Perciò vorrei ricordarvi ciò che vi ho detto nel giorno della festa di fine anno: il vostro esame rappresenta un momento importantissimo della vostra vita, una prova in cui vi misurate con voi stessi e con gli altri, che arriva alla fine di un cammino lungo, faticoso ed emozionate, e che vi ha portato ad essere ciò che siete ora. Per questo motivo rappresenta un grande successo del vostro percorso scolastico ed il giusto premio che meritate di ricevere.

Ma le cose che avete imparato, ciò che siete diventati, le competenze che avete acquisito e che porterete nel mondo che vi aspetta, non dipendono dal modo in cui farete l’esame.

In qualunque maniera sosterrete le prove, con gli scritti o senza, e indipendentemente da come andranno, il vostro esame sarà l’occasione per dimostrare a tutti la vostra maturità e la vostra cultura, per raccontare agli insegnanti che vi hanno accompagnato in questi anni e a quelli che vi conosceranno quel giorno, chi siete e ciò che volete diventare.

E sarà un’occasione anche per far vedere a tutti che siete capaci di affrontare gli ostacoli imprevisti che possono capitare nella vita, con la sicurezza di chi è consapevole del valore del percorso che ha fatto, sgomberando la vostra mente dalla confusione di questi giorni e proiettandovi con fiducia nel futuro che il 7 giugno abbiamo immaginato insieme.

Con voi ci saranno i vostri insegnanti, che sapranno mettervi in condizioni di dare il meglio di voi stessi con o senza gli scritti, e docenti che non che vi conoscono, ma che hanno lasciato nelle loro scuole studentesse e studenti che affrontano questa nuova situazione con la stessa vostra emozione.

Siate fiduciosi soprattutto del vostro sapere, e sicuri del fatto che avete tutti gli strumenti per affrontare e gestire con successo tutti i cambiamenti inaspettati che potranno verificarsi in futuro.

Io non ho dubbi che sarete bravissimi, e che ancora una volta ci renderete orgogliosi di voi.

Buon esame a tutti!

Il Dirigente Scolastico

Fulvio Buonomo

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